Il Panevin, 5 Gennaio.
Anticamente serviva a esorcizzare la paura del buio delle lunghe notti invernali. Per la tradizione cristiana invece indicava la via ai Re Magi in cerca di Gesù Bambino. Oggi come allora, il panevìn continua ancora a essere una delle tradizioni più radicate nella Marca trevigiana.
Grandi falò, formati dai resti della potatura e della pulitura delle siepi (come i stéchet e le roe) sopra il quale in alcuni paesi si mette ancora ‘a vecia marantega’ (cioè la befana) per scongiurare i mali futuri, bruciano alla vigilia dell’Epifania e nei giorni successivi.